Cantare è una sorta di gioco che aiuta a crescere, un’attività divertente, ma anche un’occasione di crescita e di benessere, tanto più se si canta insieme ad altri, in un contesto corale. Infatti, cantando con altri bambini, gli estroversi trovano ulteriori possibilitá di esprimersi, gli esuberanti si allenano all’ascolto e al rispetto delle regole e del prossimo, mentre i più timidi scoprono la bellezza e la forza di sentirsi parte di un gruppo.
Ma ci sono anche vantaggi trasversali, che interessano tutti i piccoli coristi al di là del loro temperamento: Cantare stimola gli ormoni del benessere riducendo quelli legati allo stress, consente una respirazione più profonda e quindi una maggiore ossigenazione di organi e tessuti, non solo, esercita anche la capacità di articolare le parole, migliora la pronuncia e sviluppa il ritmo del parlato. Infine potenzia la memoria e le diverse intelligenze: emotiva, creativa, sociale.
Inoltre, la musica può avere effetti sulla sensibilità e l’intelligenza dei bambini e rappresenta uno strumento di prevenzione del bullismo.
L’educazione musicale, educa alla concentrazione con effetti positivi anche in altri ambiti di studio: matematica, geometria, lingua. . . E in particolare i piccoli coristi, dovendo coordinarsi per eseguire un pezzo insieme, imparano ad apprezzare i reciproci sforzi e il gioco di squadra.
Insomma, fare musica insieme, cantare insieme genera una comunanza di intenti, una circolarità delle emozioni che contribuisce a contrastare la noia e la violenza. In altre parole: è un modo per educare bambini e bambine più tolleranti e collaborativi.